SCUOLA CALCIO

Le capacità coordinative

Sono le capacità di regolazione, organizzazione e controllo del movimento. La coordinazione comprende il sistema neuro muscolare, in particolar modo il circuito extrapiramidale nella regolazione propriocettiva. Distinguiamo le capacità coordinative in generale e speciali. Quelle generali sono: capacità di apprendimento motorio, capacità di controllo e direzione del movimento, capacità di adattamento e trasformazione del movimento. Per quanto riguarda quelle speciali troviamo: accoppiamento e combinazione, differenziazione, equilibrio, orientamento spazio tempo, ritmo, reazione,trasformazione.

• La capacità di accoppiamento e combinazione consente di dare un ordine sequenziale ai movimenti, trasformandoli in un unico gesto motorio. I collegamenti sono: corsa e guida della palla; corsa e salto; corsa e palleggio; guida della palla e tiro.


• La capacità di differenziazione consiste nel miglior reclutamento di unità neuro-motorie, al fine di avere il giusto grado di forza. Nel calcio permette di compiere gesti precisi, ad esempio la differenza tra passaggio e tiro. Si allena con palloni di peso e forma diversi.


• La capacità di equilibrio permette di mantenere il corpo in una giusta postura o di recuperarlo dopo ampi movimenti. E’ un fattore molto importante perché nel calcio spesso ci si ritrova in situazioni monopodaliche.


• La capacità di orientamento consiste nella variazione della posizione e i movimenti del corpo nello spazio e nel tempo, in relazione ad un campo d’azione. Chi ha la palla deve sapere cosa fare. Ci sarà un pensiero convergente, verso la porta, ed uno divergente, in funzione ai compagni.


• La capacità di ritmizzazione consente di svolgere un atto motorio secondo un ordine cronologico specifico. Per esempio il saper tradurre l’azione collettiva di una squadra utilizzando la conoscenza per adattarsi e rispondere con azioni impostate a ritmi più adeguati (aspetto tattico). Nei bambini questo apprendimento è l’adeguamento dell’espressione motoria in relazione ai fenomeni spazio temporali. Si può allenare chiedendo di palleggiare basso e rapido, alto e lento, di passarsi la palla da vicino e veloce, da più lontano.


• La capacità di reazione permette di reagire a stimoli di diversa natura nel più breve tempo possibile con un movimento adeguato. Possiamo parlare quindi di reazioni semplici (stimolo previsto) e reazioni complesse (stimolo imprevisto) tipico del calcio. E’ auspicabile nel calcio allenare la capacità di anticipazione motoria che per familiarità inseriamo in questa categoria, e rappresenta la capacità di prevedere l’andamento di una azione tecnico-tattica. Si allena creando situazioni tecnico-tattiche mutevoli in base alle quali si reagisce velocemente.


• La fantasia motoria è la capacità che permette di risolvere in modo originale e creativo un problema motorio e di ristrutturare e variare il movimento, in questa troviamo: DRIBBLING, FINTE, RICERCA DI SOLUZIONI NUOVE.

I 7 gesti tecnici fondamentali del calcio sono:

• Calciare la palla
• Ricevere la palla
• Guidare/Condurre la palla
• Contrasto
• Rimessa laterale
• Colpo di testa
• Tecnica del portiere

Tecnica applicata o tattica individuale

Nel calcio, la tecnica di base si distingue dalla tecnica applicata (o tattica individuale) poiché la tecnica di base si manifesta in un contesto individuale mentre tecnica applicata (o tattica individuale) viene sviluppata attraverso la situazione di gioco. In altre parole, la tecnica applicata (o tattica individuale) si riferisce ad un insieme di comportamenti ed adattamenti che il giocatore attua sia quando ha il possesso del pallone sia quando non ha il possesso del pallone. Attraverso la tecnica applicata (o tattica individuale) il giocatore esprime la sua tecnica individuale in funzione delle tre fasi che caratterizzano il gioco:
fase di possesso palla, fase di non possesso palla, transizione (ossia il tempo che intercorre tra la fase di possesso e non possesso palla e viceversa che si distingue a sua volta in transizione negativa o positiva).
Si fa riferimento a quel bagaglio di conoscenze che appartiene al calciatore, riguardante i movimenti, le posture ed i gesti tecnici, motori e coordinativi da eseguire durante una situazione di gioco. In seguito gli serviranno per poter giocare e dialogare, mediante lo stesso linguaggio calcistico, con i compagni di squadra.

I principali requisiti che caratterizzano la tecnica applicata (o tattica individuale) nel calcio sono:

• Tattica individuale in fase di possesso palla
• Finta e dribbling
• Tiro in porta
• Passaggio (trasmissione palla)
• Controllo e difesa della palla
• Smarcamento
• Tattica individuale in fase di non possesso palla
• Presa di posizione
• Marcamento
• Intercetto/anticipo
• Contrasto
• Difesa della porta

Tattica individuale

Si parla di tattica individuale (o tecnica applicata) quando si fa riferimento a quel bagaglio di conoscenze che appartiene al calciatore, riguardante i movimenti, le posture ed i gesti tecnici, motori e coordinativi da eseguire durante una situazione di gioco.
Un giovane calciatore, infatti, nel proprio percorso di crescita calcistica deve assimilare e deve essere messo nella condizione di poter assimilare, e quindi diventa importante il ruolo dell’allenatore.
Una serie di conoscenze teoriche e pratiche, capacità individuali che in seguito gli serviranno per poter giocare e dialogare, mediante lo stesso linguaggio calcistico, con i compagni di squadra.

Tattica collettiva

Nel momento che un giocatore è preparato a livello individuale e solo a quel punto, si può iniziare a parlare di tattica collettiva.
La tattica collettiva rappresenta il movimento coordinato di due o più calciatori, di un reparto, di una squadra inteso ad ottenere un obiettivo preciso e determinato prima. E’ un insieme di comportamenti che si attuano per raggiungere un obiettivo comune (organizzazione di gioco).
L’allenatore deve fornire ai giocatori i mezzi attraverso i quali i calciatori possono comunicare tra loro. Tutti i calciatori devono parlare lo stesso linguaggio devono conoscere i modi per raggiungere l’obiettivo comune, il sapere di avere chiara la risposta ad ogni situazione che si presenta durante la partita.
Importante dare ai giovani calciatori e non solo un linguaggio comune nell’organizzazione del lavoro in modo da poter distinguere le varie situazioni di gioco per operare delle scelte mirate. Fondamentale sia nella fase di possesso palla ma soprattutto in fase di non possesso dove un reparto deve reagire immediatamente e in modo simultaneo per ottenere un obiettivo prefissato. Riconoscere i gesti e i movimenti dei compagni e degli avversari. (intuire per agire e reagire).
La tattica collettiva si divide in: FASE DI POSSESSO e FASE DI NON POSSESSO.

Capacità condizionali (o organico – muscolari)

• Rapidità (meglio di velocità)
• Resistenza
• Forza
• Mobilità articolare